Quando nel 1965 si era trovato alla testa di una band di ragazzi, non perfetta nella tecnica musicale, ma piena di inventiva innovatrice, Syd Barrett non aveva idea di come il successo gli avrebbe cambiato la vita.
La band in questione, i Pink Floyd, presto sarebbe diventata celebre per la creatività e l’estro fuori dal comune nella scena di quel periodo e Syd rappresentava tutto quanto era più originale ed estraneo agli schemi, non solo musicali.
Purtroppo la sua dipendenza dalle droghe gli costò l’allontanamento dal gruppo, che da allora iniziò a raggiungere le vette di perfezionismo tecnico che tutti conosciamo; tuttavia Syd non venne dimenticato e gli furono dedicate anni più tardi due canzoni, Shine on you crazy diamond e Wish you were here.
Quest’ultima è la più famosa delle due; una melodia da brivido e un testo semplice ma che non si dimentica facilmente.
Racconta la leggenda che in un giorno di quel lontano 1975, Syd Barret comparve negli studi di Abbey Road in cui i Pink stavano incidendo. Era molto cambiato dai tempi in cui suonava nel gruppo: ingrassato, quasi calvo, inebetito dagli ppsicofarmaci. Nessuno lo riconobbe. Dopo un po’ si alzò e se ne andò.
Secondo un’altra versione – accreditata da Wikipedia – lo riconobbe Wright; pare che quel giorno si sposasse Gilmour, lo invitarono alla festa, ma dopo un po’ scomparve. Mi pare un po’ improbabile.
Secondo un’altra versione ancora, sempre accreditata da Wiki – che accredita di tutto, a quanto pare – lo riconobbe Gilmour, che gli fece ascoltare le registrazioni. Il suo commento sarebbe stato: “Un po’ datato, non vi pare?”.
Non aveva tutti i torti. Londra stava per esplodere con i Sex Pistols, i Clash, i Buzzcocks, dopotutto.
Visse con la madre, a cambridge, nessuno lo cercava più. Dipingeva e curara il giardino, un vecchio Napoleone pazzo reduce dalla sua Waterloo psichedelica.. Una volta un giornalista provò a intervistarlo, si mise a parlare di un albero davanti casa… Poi la madre lo mandò via. “Deve prendere le medicine…”
E’ morto il 7 luglio del 2006.
Sapevo che esistevano versioni differenti della visita di Barrett agli studi di registrazione ma nn le conoscevo, grazie per averlo raccontato.Concordo con la poco probabile versione del matrimonio di Waters….anche se…..ne ha fatti piu’ di qualcuno.. he he.Dell’abuso di droghe nn mi pare difficile da credere ma forse la verita’ sta nel mezzo come sempre…Almeno io mi sono fatta questa idea.Credo che i “problemi” fondamentalmente ci fossero ma che qualcuno gli ha agevolato il pre-pensionamento…Comunque sia R.i.p. lo stesso valga per Richard il cui apporto al Pink-sound è stato piu’ decisivo di quanto poteva apparire ai tempi.