L’attesa è finita. Ecco finalmente “Total Life Forever”, il secondo album dei Foals, quintetto di Oxford, che tanti elogi e apprezzamenti aveva ricevuto dopo l’uscita dello straordinario esordio, “Antidotes” (2008).
Apre le danze “Blue Blood” e si capisce subito che c’è qualcosa di nuovo nell’aria. Il loro stile è riconoscibilissimo, il marchio Foals è fortemente impresso in ogni nota di ogni traccia, eppure non si può non notare questa nuova atmosfera, quasi surreale, che avvolge “Total Life Forever“.
Dance, punk, prog, funk si rincorrono, si intersecano e si miscelano. Ciò che ne deriva è un sound sofisticato, sperimentale, organico e variopinto; se potesse essere accostato ad un quadro direi che “l’angelo del focolare” di Max Ernst lo rappresenterebbe magnificamente.
Se in “Antidotes” sembrava dominare la formula dell’essenzialità, con canzoni che sembravano scarnificate di ogni muscolo e tendine superfluo, quasi a rappresentare la ricerca dell’anima post-punk; nel nuovo lavoro sembra che i ragazzi vogliano ridare fisicità a quell’anima.
Le canzoni appaiono ora dense, sature di suoni che riempiono lo spazio-tempo.
Canzoni caratterizzate da suoni eterei e onirici (qualcuno ha detto dream-pop?), come “Spanish Sahara“(primo singolo), “Alabaster“, “Two Trees“; si alternano ad altre dal ritmo più incalzante (math-rock), come il poker di canzoni iniziale di cui fanno parte, oltre a “Blue Blood“, “Miami“, “Total Life Forever“, “Black Gold“.
Il secondo singolo dell’album è “This Orient“, splendida canzone di cui potete vedere il video ufficiale qui in basso.
I Foals sono tornati, con un’opera matura che non potrà passare facilmente inosservata.
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Tracklist Total Life Forever Foals
- Blue blood
- Miami
- Total life forever
- Black gold
- Spanish sahara
- This orient
- Fugue
- After glow
- Alabaster
- 2 trees
- What remains
Dal 2000 pochi album reggono il confronto con questo capolavoro.