Come nasce artisticamente Pietro Berti?
Io sono Pietro Bertini e Pietro Berti è stato il primo nome “d’arte” che mi fu dato dal mio primo manager Mauro Tommasoni nel 1990.
Iniziai nel 1989 in una discoteca in provincia di Mantova (ALLIMITE ex discoteca SAYONARA) ero il dj resident del sabato e domenica pomeriggio e poi da lì , grazie a Mauro, iniziai a girare l’Italia. Nel 1994 venni scelto da Pioneer per dimostrare i prodotti professionali per dj ,nel 1996 le prime produzioni e nel 2004 diedi vita allo pseudonimo Outwork.
Tre aggettivi per definire il tuo sound?
Trainante, Coinvolgente, Sognante.
Quali sono i tre dischi attuali che secondo te hanno una marcia in più?
In questo momento sono:
Chris Brown & Benny Benassi – Beautiful People(Club mix)Ultra
Fedde le Grand – Metrum(Original mix)Toolroom Records
Depeche Mode – Personal Jesus(Eric Prydz remix)Mute
Quali sono i tre dischi Old School che porti sempre con te?
Credo di usare i 3 dischi che in molti usano:
Eurythmics-Sweet Dreams
Underworld-Born Slippy
Chemical Brothers-Hey Boy Hey Girl
[youtube 5ioNmgnPuS0]
Parlaci dei tuoi prossimi lavori, cosa bolle in pentola?
Il prossimo progetto firmato Outwork cambierà lo stile con un interprete nuovo, a settembre su Net’s Work records.
Come nascono le tue song?
Ogni song ha la sua storia e tutte per motivi diversi, esempi e riferimenti diversi, il bello della musica è questo, rispecchiare i momenti della vita.
Quali sono gli strumenti che usi per plasmare il tuo sound?
Alcuni progetti nascono su Audio Logic altri su Cubase niente di particolare,strumenti che possono avere tutti ,io credo che la differenza si faccia con le idee e con del buon gusto .
Grazie ad Alex Global Byte !!!