
Miguel Bosé - nome d'arte di Luis Miguel Luchino González
Borlani, formato dal suo secondo nome, che condivide con il
padre, e dal cognome d'arte della madre - (Panamá, 3 aprile
1956) è un cantante, attore e conduttore televisivo spagnolo.
È figlio della famosa attrice italiana Lucia Borlani, in
arte Lucia Bosé, e del torero spagnolo Luis Miguel González
Lucas, meglio conosciuto come Luis Miguel Dominguín. È stato
tenuto a battesimo da Luchino Visconti, suo padrino (da cui
prende il suo terzo nome), allevato da 7 donne e circondato
da presenze illustri (tra gli amici di famiglia, il pittore
Pablo Picasso e lo scrittore Ernest Hemingway), che lo hanno
profondamente influenzato.
È un cantante famosissimo in Spagna e in tutti i paesi di
lingua spagnola, ma gode di ottima fama anche in Italia,
dove ha esordito nel 1978, con il singolo "Anna",
pubblicando il suo primo album, Chicas!, l'anno dopo,
contenente il mega-successo internazionale "Super Superman",
quando nella madrepatria, dove era molto noto, aveva già
pubblicato due album (il 33 giri di debutto, Linda, il cui
titolo deriva dalla omonima canzone dei Pooh, "Linda", di
cui realizza una cover in lingua spagnola, e l'omonimo
secondo long playing, semplicemente intitolato Miguel Bosé).
In Italia, ha raggiunto l'apice del successo tra la fine
degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, sbancando
le classifiche con i suoi primi 5 lavori a lungo respiro,
una raccolta di soli brani in italiano (a cui si aggiunge la
cover di "Buonanotte fiorellino" del cantautore Francesco De
Gregori, in realtà già pubblicata in Spagna, contenuta nel
secondo album omonimo, ma fino ad allora ancora inedita in
Italia), e vari singoli, e vincendo per due volte il
Festivalbar: nel 1980, con il motivetto pop dedicato alle
Olimpiadi, "Olympic Games", e nel 1982, con l'inno
generazionale buonista "Bravi ragazzi" (che dà anche parte
del titolo alla citata compilation di pezzi in lingua
italiana, Bravi ragazzi - I grandi successi di Miguel Bosé).
Dopo un decennio di crisi, in cui diventa un personaggio
controverso e trasgressivo, cercando di scrollarsi di dosso
l'etichetta di «bravo ragazzo», cosa che gli riesce soltanto
negli altri paesi, nel 1994 ha un ritorno al successo anche
in Italia, con la sua terza vittoria al Festivalbar, con
l'intensa "Se tu non torni" e l'album Sotto il segno di
Caino, per poi riscomparire dall'Italia per un altro
decennio, fino al recente trionfo mondiale con il disco di
duetti intitolato Papito (doppio album in Spagna, singolo
negli altri paesi), da un epiteto sudamericano, traducibile
come «papino», con cui i giovani artisti, che a lui fanno
riferimento, ne indicano l'influenza decisiva che ha
esercitato sulle generazioni più giovani.
In tutta la sua carriera, ha inciso circa una ventina di
album (la sua vasta discografia varia da paese a paese e si
distingue per il gran numero di traduzioni, adattamenti,
versioni alternative, remake e remix dei medesimi brani),
vendendo 10 milioni di dischi in tutto il mondo. Ha inoltre
recitato in 35 film, partecipato a diversi spettacoli
televisivi (come conduttore, in Italia, ha presentato il
Festival di Sanremo, nel 1988, e il reality show Operazione
Trionfo, nel 2002, mentra in Spagna ha «inaugurato» le
trasmissioni di Telecinco). Recentemente, ha esordito anche
come regista teatrale e ha pubblicato il suo secondo album
live come solista, costituito dal doppio CD/DVD Papitour, il
primo mai uscito in Italia (il primo album dal vivo è
rappresentato dall'ispanico Directo '90, uscito in Francia
in una versione leggermente diversa, intitolata soltanto
Directo, senza il riferimento cronologico all'anno di
pubblicazione, differente nei due paesi: 1990 per la Spagna
e 1991 per la Francia - a questo, si aggiunge poi GiraDos en
concierto, un altro doppio disco live, realizzato però
insieme ad Ana Torroja, la ex cantante del gruppo musicale
spagnolo dei Mecano, noti anche in Italia, soprattutto per
il brano "Figlio della luna", title-track dell'omonimo
album, adattamento dell'originale spagnolo "Hijo de la luna").
Gli inizi e il grande successo: 1975-1983 [modifica]
Miguel Bosé in compagnia del disc-jockey Gianni Riso negli
studi dell'emittente milanese Radio 105
Dopo i primi due singoli, "Soy" (con "For Ever for You" sul
lato B) del 1975 ed "Es tan fácil" (con "Who?" come B-side)
del 1976, entrambi incisi per l'etichetta Ariola, Bosé firma
un importante contratto con la CBS e pubblica i suoi primi
due album in Spagna, i citati Linda del 1977 e Miguel Bosé
del 1978. Dal primo album sono tratte "Amiga" (poi nota
anche in Italia come "Amica") e "Mi libertad", oltre alla
title-track, "Linda", che è la versione in spagnolo di un
popolare brano dei Pooh, originariamente in lingua italiana.
Dal secondo omonimo 33 giri viene invece estratto il singolo
vincente "Anna", con il quale tenterà, per la prima volta e
con immediato successo, di uscire dai confini ispanici. Ed è
proprio con questo 45 giri che inizia a raccogliere i primi
consensi in Italia, dove i singoli seguenti, "Super
Superman" del 1979 e "Olympic Games" del 1980, saranno dei
veri e propri trionfi, così come i rispettivi album,
soprattutto quello del 1980, Miguel. In particolar modo, con
la canzone "Olympic Games", ottiene al Festivalbar di quello
stesso anno la prima di tre vittorie in quella
manifestazione. Sfidando la formula pop che l'aveva portato
al successo iniziale, la sua musica è stata descritta come
una fusione globale di moltissime influenze musicali, il
fulcro della quale è senza dubbio costituito dall'intensa
passione espressiva, tipica di un artista latino; si tratta,
tuttavia, di un genere basato sulla costante incorporazione
di un gran numero di elementi piuttosto diversificati, in
misura di gran lunga maggiore rispetto a molti altri artisti
crossover del genere pop rock.
Dopo il primo singolo isolato pubblicato in Italia, "Anna"
(incluso soltanto nell'album spagnolo Miguel Bosé del 1978,
finché non verrà inserito nella raccolta edita dalla CBS in
Italia nel 1993), il primo album italiano, Chicas!, è del
1979, contenente, oltre al suo primo grande successo
internazionale, "Super Superman", celebre inno al supereroe
per eccellenza, anche l'altro singolo estratto in Italia,
"Credo in te". Nel 1980, esce invece un album fondamentale,
Miguel, con l'inno ai Giochi olimpici di quell'anno,
vincitore del Festivalbar, e "Ti amerò", lato B di "Olympic
Games", che viene promosso tanto quanto il suo lato A. Nel
1981, è la volta dell'album curiosamente intitolato, nella
versione italiana, Singolo, trainato dai brani "You Can't
Stay the Night" e "Ce la fai" (l'edizione spagnola del 33
giri s'intitola invece Más allá, come uno dei brani di punta
- a cui corrisponde l'italiana "Al di là", splendida ballad
al pianoforte), rispettivamente lato A e lato B di un
medesimo 45 giri. Nel 1982, Miguel pubblica, in Italia, la
raccolta dei suoi migliori brani cantati in italiano,
intitolata Bravi ragazzi - I grandi successi di Miguel Bosé,
la cui title-track, "Bravi ragazzi", gli fa vincere
l'edizione del Festivalbar di quell'anno, segnando così il
suo trionfo in quella manifestazione per la seconda volta.
Sempre in quell'anno, Miguel sbarca in Italia con un
mega-tour. Le prove dell'ambizioso spettacolo e il suo
quartier generale (sotto la supervisione di Ego Menghini
della Trident Agency) lo vedono per un mese al Lido di
Camaiore, in Versilia, sotto il leggendario tendone della
Bussoladomani di Viareggio (quello in cui ha tenuto il suo
ultimo concerto Mina, prima di scomparire dalle scene, alla
fine degli anni settanta), dell'allora patron, poi
tragicamente scomparso, Sergio Bernardini.
L'anno dopo, nel 1983, esce Milano-Madrid (la cui copertina
è disegnata da Andy Warhol), dal quale viene estratto il
singolo "Non siamo soli" (l'altro brano di punta del disco è
"Angeli caduti"). La versione italiana dell'album è molto
diversa da quella spagnola; Miguel affida infatti la stesura
dei due lavori a quelli che considera essere, in quel
periodo, gli artisti di punta in campo musicale nei due
paesi: in Italia, la coppia di autori composta da Maurizio
Fabrizio e Guido Morra - che avevano da poco vinto il
Festival di Sanremo, nel 1982, con "Storie di tutti i
giorni", scritta per l'ex Pooh Riccardo Fogli (si noti, tra
l'altro, che Valerio Negrini, il cosiddetto «quinto Pooh»,
collabora alla stesura dei testi di diversi brani di Bosé
nel periodo a cavallo tra anni settanta e anni ottanta); in
Spagna, alcuni tra i gruppi più quotati del momento - come,
per esempio, i Mecano, conosciuti anche in Italia, per aver
realizzato alcuni popolari album d'esportazione, quali
Figlio della luna (adattamento dell'originale spagnolo Hijo
de la luna) e Aidalai (le cui title-track furono entrambe
dei grandi successi), commercializzati anche sul territorio
italiano. L'accoglienza di Milano-Madrid (intitolato in
Spagna Made in Spain) è duplice: così, mentre in questo
periodo, sull'onda del successo prolungato di "Bravi
ragazzi", i cui echi non accennano ancora a spegnersi, la
parabola ascendente di Bosé in Italia tocca la sua punta
massima, il suo successo in Spagna mostra invece un lieve
calo. Alla fine, in generale, entrambe le versioni del disco
finiranno per essere ricordate più per la copertina di Andy
Warhol che per i brani in esso contenuti (lo stesso Miguel,
nelle interviste italiane, quando si riferisce a questo
lavoro, vi fa riferimento come all'«album di "Bravi
ragazzi"», canzone che, seppure scritta dagli stessi autori
dei pezzi del disco del 1983, è uscita in realtà nel 1982 e
non figura sul long playing!).
La svolta artistica: 1984-1989
Con gli album successivi, è il videoclip ad essere preferito
al formato del 45 giri come mezzo per la promozione dei vari
lavori. L'artista inizia così una lenta ma costante
metamorfosi, che ne influenza sia l'immagine che lo stile
musicale. Il cambiamento da «bravo ragazzo» a «cantante
maledetto» non sembra venire molto apprezzato nella sua
patria d'adozione, l'Italia, dove, anche qui, come già in
Spagna, inizia una fase di lieve declino. Bandido del 1984
(cantato quasi tutto in italiano, tranne un brano in
inglese, mentre la versione spagnola è interamente in
spagnolo) e Salamandra del 1986 (cantato, invece, quasi
tutto in inglese, tranne un brano in spagnolo, anche nella
versione italiana) vengono accompagnati da diversi
videoclip, girati per promuovere i singoli ("Miraggi",
"Heaven", il remix di "Living on the Wire") e vari altri
brani notevoli - come "Siviglia" e "Indio", estratti come
singoli in altri paesi. Soprattutto quest'ultimo brano,
nella corrispondente versione spagnola intitolata "Amante
bandido", da cui l'album trae praticamente il suo titolo,
ottiene un grandissimo successo internazionale, che inizia a
trasformare Miguel Bosé da artista italo-spagnolo in artista
a tutto campo, intenzionato a conquistare anche il difficile
mercato anglosassone.
Nel 1987, esce l'album XXX (anche questo quasi tutto in
inglese, tranne un brano in spagnolo - ma nella versione
giapponese, anche il brano in spagnolo, "La gran ciudad",
figura in inglese, con il titolo di "The Big City"). Il
primo singolo estratto, "Lay Down on Me", viene
interpretato, nella versione inglese, durante il Festival di
Sanremo del 1988, presentato in quell'edizione dallo stesso
Miguel Bosé, in coppia con Gabriella Carlucci; la versione
in spagnolo, "Como un lobo" (che costituisce anche il lato B
del 45 giri "Lay Down on Me" commercializzato nei paesi non
di lingua spagnola, tra cui l'Italia), è stata inclusa anche
nel più recente Papito, nella versione del duetto
«familiare» con Bimba Bosé. Il secondo singolo, "The Eighth
Wonder", riscuote maggiore successo nella versione spagnola,
intitolata "Duende". Nel complesso, pur restando dei lavori
piacevoli, che dividono la critica tra fautori ed
oppositori, né XXX né Salamandra riscuotono un grande
successo commerciale, né raggiungono l'obiettivo prefissato:
conquistare il mercato nordamericano. L'album del 1984,
invece, Bandido, pur segnando il passo per le vendite in
Italia, viene acclamato dalla critica, che ancora oggi
considera il suo massimo conseguimento artistico, così come
Bosé tuttora afferma di dover tutto, dal punto di vista
artistico, a questo lavoro di svolta, tanto da non riuscire
a pensare alla sua carriera attuale senza il passaggio
obbligato rappresentato da Bandido. Miguel decide quindi di
fare una breve pausa di riflessione: passeranno tre anni tra
XXX del 1987 e l'album successivo, Los chicos no lloran del
1990, interamente cantato in spagnolo, del quale, tra
l'altro, non verranno realizzate versioni alternative in
altre lingue, come per quasi tutti gli altri dischi, neanche
in Italia.
Intanto, nel 1988, la sua vecchia casa discografica, la CBS,
fa uscire una prima versione su vinile della raccolta
intitolata I grandi successi di Miguel Bosé, con 14 brani,
tra i suoi pezzi più famosi ed altri, più o meno noti, del
periodo 1979-1984 (escludendo quindi "Anna" del 1978, ed
altre tracce notevoli, come "Super Superman" e "Ce la fai").
Quando l'edizione in vinile andrà fuori catalogo, diventando
uno degli esemplari più richiesti all'interno della
discografia italiana dell'artista, questa raccolta verrà
riproposta dalla Columbia, nel 1993, in una seconda
versione, in formato CD, piuttosto diversa dalla prima,
mantenendone però inalterato il titolo.
Gli anni novanta
Nel 1990, Bosé presenta, per la televisione spagnola, la
serata inaugurale di Telecinco. In quel periodo, prende
inoltre parte allo sceneggiato RAI intitolato Il segreto del
Sahara (The Secret of the Sahara, nella sua versione
originale in inglese). Nel 1990, a tre anni dal precedente
lavoro discografico, esce il nuovo album di inediti, Los
chicos no lloran, ovunque pubblicato in lingua spagnola (con
concessioni minime alla lingua italiana, negli inserti di un
paio di brani, nonché nel titolo e nel ritornello della
traccia "Senza di te", le cui strofe sono però in spagnolo),
da cui vengono estratti come singoli la title-track "Los
chicos no lloran" e il brano di apertura, "Bambú" (entrambe
riproposte tra i duetti di Papito, nella versione singola,
assieme ad altri due brani tratti dall'album del 1990,
"Manos vacías" e "Hojas secas", inserite invece soltanto
della versione doppia del recente disco di studio). Dopo di
che, Miguel, in veste di cantante, resterà lontano
dall'Italia fino a metà degli anni novanta, concentrandosi
invece sulla carriera cinematografica.
Nel 1993, mentre in Spagna esce Bajo el signo de Caín, la
Columbia fa uscire la già citata versione in CD della
raccolta di successi semplicemente intitolata I grandi
successi di Miguel Bosé (come quella in vinile del 1988),
che stavolta copre il periodo che va dal 1978 (con il
singolo "Anna" incluso) fino al 1984 (con alcuni brani
dall'album Bandido, l'ultimo prima del passaggio alla WEA,
avvenuto nel 1986). La nuova raccolta contiene 16 tracce
digitalizzate e una diversa tracklisting che, pur includendo
"Anna", "Super Superman" e "Ce la fai", non presenti nella
prima edizione, ne omette però altre che figuravano invece
nella raccolta del 1988, quali "Non siamo soli", "You Can't
Stay the Night" e "Angeli caduti" (poi escluse anche da
raccolte successive).
Nel 1994, esce l'edizione italiana del disco spagnolo del
1993, e il singolo "Se tu non torni" è un successo
incredibile, che regala a un rinato Miguel Bosé la terza
vittoria al Festivalbar. L'album dal quale è tratto, Sotto
il segno di Caino, sottolinea il grande ritorno dell'artista
sulle scene italiane, da cui mancava ormai da quattro anni,
nonché un nuovo tentativo di conquistare il mercato
anglosassone, stavolta puntando direttamente al Regno Unito,
dove esce l'adattamento Under the Sign of Cain, che, di
nuovo, non ottiene però il successo sperato. Altra traccia
molto pubblicizzata del lavoro è "I cieli dell'est"
(inserita anche nella raccolta del 1999), di cui circola
all'epoca soltanto un promo, mentre un CD singolo con la
versione italiana del brano viene curiosamente pubblicizzato
in Messico! L'album successivo è Labirinto del 1996, da cui
vengono tratti i due singoli "Sento che il tuo nome" e la
commercialissima "L'autoradio" (accompagnata da un videoclip
coloratissimo, che richiama un po' l'illustre grafica di
copertina dell'album del 1983, Milano-Madrid, realizzata da
Andy Warhol).
A questo punto, è tempo di una nuova esaustiva raccolta,
nata dalla collaborazione delle due principali etichette per
cui l'artista ha inciso nella sua carriera, che esce in
Italia nel 1999, con il titolo di Best of Miguel Bosé,
contenente tutti i suoi singoli e successi (escludendo
soltanto "Non siamo soli", il 45 giri estratto da
Milano-Madrid del 1983), nonché due inediti, "Un momento per
me" e "Questo mondo va", entrambi estratti come singoli promo.
Attività recenti
Dopo un lavoro sperimentale, il CD/DVD Velvetina, registrato
nel 2004, ma pubblicato solo nel 2005, che circola in Italia
soltanto nella versione CD ed esclusivamente come prodotto
d'importazione, nel 2007 avviene il grande ritorno: per il
trentennale della sua carriera, Miguel Bosé incide Papito,
un album di importanti duetti con le più grandi stelle
dell'universo musicale latino, tra cui Shakira, Mina, Laura
Pausini, Paulina Rubio, Julieta Venegas e Ricky Martin, che
è stato definito come «l'opera discografica più grande mai
realizzata in Spagna». Il disco esiste in tre versioni: due
singole (con una quindicina di brani circa ciascuna) e una
doppia (con trenta brani). Le versioni singole contengono
famosissimi brani di Miguel, cantati in lingua spagnola, da
lui espressamente re-interpretati, assieme agli altri
artisti, per il nuovo disco. La versione doppia comprende
invece, oltre agli stessi pezzi della versione singola,
un'altra raccolta di canzoni, molte delle quali non sue
(eccetto qualcuna, come "Manos vacías" e "Hojas secas",
entrambe tratte dall'album Los chicos no lloran del 1990),
sempre interpretate in duetto, ma già pubblicate in
precedenza, nel corso della sua carriera di cantante (la
traccia "Corazones", per esempio, costituiva l'unico inedito
inserito nel doppio album dal vivo realizzato con Ana
Torroja nel 2000). Tre i singoli internazionali estratti dal
fortunatissimo album Papito, che ha venduto più di 1.500.000
copie, toccando cifre da primato già nelle primissime
settimane di vendita: la versione in spagnolo di "Heaven",
intitolata "Nena", con Paulina Rubio; "Si tú no vuelves"
(l'originale spagnolo della fortunatissima "Se tu non
torni"), con Shakira; e "Morenamía" (l'originale spagnolo
della meno fortunata "Morena mia" in italiano), con Julieta
Venegas. Rimanendo in classifica per più di un anno e circa
sei mesi al Numero 1, il lavoro ha riscosso un grandissimo
successo anche in Italia, dove il singolo pubblicato è
costituito invece da una delle due bonus track incluse nella
versione italiana dell'album, "Agua y sal", in duetto con
Mina (la canzone, versione spagnola di "Acqua e sale",
grande successo già nel duetto originale di Mina con Adriano
Celentano, figura nella normale tracklisting dell'edizione
doppia). Parecchi tra i brani che compongono il disco erano
già noti nelle rispettive versioni cantate in italiano nel
corso della lunga carriera di Miguel. Il formato inedito del
duetto e la caratura degli ospiti hanno sicuramente
contribuito alla ricezione favorevole, e pressoché
immediata, del disco, praticamente ovunque.
Per evitare, però, il rischio che il pubblico italiano (così
come il pubblico europeo di lingua non spagnola) potesse
trovarsi davanti a canzoni solo parzialmente conosciute, nel
2006, a un anno dall'uscita del nuovo progetto, la WEA aveva
comunque pubblicato, senza neanche troppa pubblicità (ed
ufficialmente soltanto negli USA, il che non fa che
aggiungere al genuino successo di Papito), una raccolta di
dodici pezzi, interpretati in spagnolo, dal solo Bosé,
alcuni dei quali in versioni alternative, remixate o dal
vivo. La raccolta, intitolata De ayer a hoy, che nonostante
il titolo («da ieri a oggi»), non si spinge molto indietro
nel tempo, indugiando invece sulla fase mediana e più
recente del cantante, conteneva, tra le altre, otto delle
tracce poi reinterpretate in duetto su Papito (tra cui un
bel remix di "Nena" e una splendida versione dal vivo di
"Sevilla"). Il grandissimo successo ottenuto dall'album di
duetti ha tra l'altro spinto la sua vecchia etichetta a
ristampare, nell'estate del 2007, I successi di Miguel Bosé,
la doppia raccolta del 2002, con una nuova copertina,
realizzata dalla Columbia, che ritrae Miguel, con i capelli
lunghi, durante una vecchia esibizione dal vivo,
presumibilmente dell'epoca di Directo '90, in sostituzione
della impersonale copertina originaria (costituita da una
grafica scarna, con il solo titolo della raccolta, scritto a
caratteri cubitali, in giallo e rosso, su uno sfondo blu).
Nel 2008, è uscita invece la raccolta Lo esencial (come
un'omonima raccolta di suoi videoclip), contenente alcuni
dei suoi brani più noti e altri pezzi del periodo a cavallo
tra anni settanta e anni ottanta, tutti in versione
spagnola, finora non reperibili in Italia; anche questo è
comunque un prodotto d'importazione, che si configura un po'
come un'ideale Parte I della raccolta citata sopra, De ayer
a hoy.
Tra i lavori più recenti di Bosé (periodo 1998-2005) mai
pubblicati in Italia, sono inoltre da ricordare il disco in
francese Mordre dans ton coeur (1997), la raccolta di cover
11 maneras de ponerse un sombrero (1998), il citato doppio
album con la ex cantante dei Mecano, Ana Torroja, intitolato
GiraDos en concierto (2000), l'album Sereno (2001) e lo
splendido lavoro Por vos muero (2004), tutti, tranne il
primo (Mordre dans ton coeur, che è praticamente un misto di
brani tratti dagli album Sotto il segno di Caino e
Labirinto, nelle corrispondenti versioni in lingua
francese), ufficialmente pubblicati soltanto nei paesi
latini, dove Miguel ha quasi raggiunto la soglia dei 20
milioni di copie vendute.
Dopo 13 anni, è tornato a cantare dal vivo in Italia, il 5
dicembre del 2007, a Milano, per l'unica tappa italiana, che
chiude il suo giro di concerti. Sùbito dopo, all'inizio del
2008, è uscito, in contemporanea mondiale, un doppio DVD-CD
dal vivo, coerentemente intitolato Papitour, con cui tenta
di bissare il successo della versione in studio. I brani del
CD sono cantati tutti da solista, nelle rispettive versioni
in spagnolo, mentre sul DVD, tra i brani che non figurano
nel disco, compare qualche sporadico duetto (tra cui "Como
un lobo" con la nipote Bimba Bosé e "Corazones" con Ana
Torroja). Non a caso, sulla foto di copertina del CD-DVD, la
stessa utilizzata, su sfondo bianco, per Papito, Miguel
compare, su sfondo nero, senza i tatuaggi sul corpo, che
rappresentavano i volti dei vari artisti con cui duettava
nell'album di studio. Il 16 maggio 2009 compare nella
trasmissione televisiva di rai 2 x factor, come ospite
esterno, con il compito di commentare alcune esibizioni.
Durante la trasmissione ha vuto un diverbio con il
coreografo Luca Tommassini.
Il cinema
Come attore cinematografico, Miguel Bosé inizia la sua
carriera artistica nei primi anni settanta, ma, a causa
della sua avvenenza fisica, gli vengono proposte soltanto
pellicole scabrose, ai limiti del porno, oppure film di
bassissimo profilo, tranne qualche rara eccezione. Il
successo cinematografico gli arride solo di recente, dopo
molti anni di carriera come cantante. Ha recitato, tra gli
altri, nel film Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar - celebre
la sua interpretazione «en travesti» di "Un anno d'amore"
della cantante Mina - e in altre opere cinematografiche,
anche se con parti di secondo piano (come, per esempio, La
Regina Margot di Patrice Chéreau e Suspiria di Dario Argento).
Il teatro.
Oltre alla musica e al cinema, tra gli interessi artistici
marginali di Miguel c'è anche il teatro, nell'ambito del
quale partecipa a due produzioni: un recital di poesia,
dedicato a Rafael Alberti e Pablo Neruda, e, come narratore,
El martirio de San Sebastián («Il martirio di San
Sebastiano»), messo in scena dalla compagnia teatrale
spagnola La Fura dels Baus. La figura di San Sebastiano, tra
l'altro, viene ricordata da Bosé anche in una delle note in
prosa ad "Aún más", un brano dell'opera interattiva
Velvetina, in cui commenta (traduzione italiana): «Per la
volontà di essere ancora di più, quella che aveva San
Sebastiano»; una frase che potrebbe suggellare, con perfetta
concisione, il suo variegato percorso artistico.