
Milanese d?adozione, Paolo Rossi spazia da trent?anni dai club
ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla
televisione al tendone da circo: è caratterizzato dal suo
personale modo di ?fare spettacolo? che, pur immergendosi
appieno nelle tematiche dell?oggi, non prescinde mai
dall?insegnamento dei classici antichi e moderni, da
Shakespeare a Molière a Bertolt Brecht, alla amatissima
commedia dell'arte.
Apprendista comico sulle pedane dei club, esordisce come
attore nel 1978 in ?Histoire du Soldat? per la regia di Dario Fo. A
lungo con la compagnia del Teatro Dell?Elfo, nel 1984
interpreta ?Nemico di Classe? diretto da Elio De Capitani, e nel
1985 ?Amanti? e ?Comedians? diretti da Gabriele Salvatores;
veste poi i panni di Ariel ne ?La Tempesta? con Carlo Cecchi.
Presto emerge il suo personale modo di fare teatro: ecco
quindi ?Recital?, "Chiamatemi Kowalski", ?The Times They Are
a-Changin?? Un?altra Volta ? Again!?, cui seguono spettacoli
dalla struttura originale che li fa definire ?antimusical sociali?,
tutti con la regia di Giampiero Solari: tra questi, "Le Visioni di
Mortimer" (1988); "La Commedia da due lire" (1990),
esperienza di rilettura di un particolarissimo classico
come "L'opera del Mendicante" di John Gay; ?C?è Quel che
C?è? e contemporaneamente il monologo "Operaccia
Romantica", nel 1991, con cui Rossi offre un quadro irriverente
dell?Italia contemporanea. Nel 1993 interpreta ?Pop & Rebelot?
e va in scena all?XI° Festival di Asti con ?Jubilaum? di Tabori. È
del 1994 la sua personale rilettura della storia di Milano dal
1963 al ?94, con lo spettacolo ?Milanon Milanin?.
Anche il vasto pubblico delle platee televisive ha nel frattempo
occasione di conoscerlo: la sua prima ?avventura? sul piccolo
schermo, quel Su la Testa su Rai Tre nel 1992, riscuote subito
un buon successo. Affiancato da Cochi Ponzoni e Lucia Vasini
(compagna di molti dei suoi primi spettacoli teatrali), ha il merito
di proporre al grande pubblico nella sua trasmissione, tra gli
altri, personaggi come Aldo Giovanni e Giacomo, Antonio
Albanese, Maurizio Milani, Antonio Cornacchione, che vedono
proprio da allora nascere la loro popolarità.
Il 1995 è un altro anno molto importante per il comico: l?idea
è ?Il Circo di Paolo Rossi?, spettacolo itinerante che si sposta
con una carovana ed una serie di tendoni per tutta l?Italia (100
repliche in due stagioni), col suo gruppo di 18 tra musicisti e
attori/mimi (tra cui i prepotentemente emergenti Aldo Giovanni
e Giacomo).
Più di recente, Rossi si è concentrato nel suo personale
rapporto con i classici per narrare meglio il mondo
contemporaneo: amati dalla critica ma soprattutto da un
pubblico ampio e vario (da quello tradizionale delle stagioni in
abbonamento fino a quello che si avvicina al teatro proprio per
la curiosità suscitata da Rossi), ecco dunque l?intenso e
colto ?Rabelais? (1996), liberamente tratto dal "Gargantua e
Pantagruele" di François Rabelais; l?originale ?Romeo & Juliet ?
Serata di Delirio Organizzato? (1998), dove il pubblico,
chiamato ad agire all?interno della rappresentazione, diventa
senza possibilità di scampo parte integrante dello spettacolo; o,
infine, ?Questa Sera si Recita Molière - Dramma da ridere in
due atti? (2003), in cui Rossi veicola forti riferimenti all?attualità
all?interno di un?antica recita di guitti della commedia dell?arte,
che rielaborano a modo loro scene tratte da una commedia di
Molière.
Nel 2001, inoltre, scrive, dirige e interpreta ?Storie per un Delirio
Organizzato?, sorta di ?laboratorio continuo? in cui coinvolgere il
pubblico narrando storie di vario tipo: perché il pubblico, per lui,
è e deve mantenersi vivo e partecipe anche quando assiste ad
uno spettacolo. In mezzo a tanta produzione dal vivo, c?è
ancora della televisione: nel 1994/95 Rossi partecipa alle
molte puntate de ?Il Laureato? di Piero Chiambretti, su Rai Tre,
e nel 1997/98 conduce il fortunato ?Scatafascio?, trasmesso su
Italia 1, cui sono invitati vari altri attori e comici.
Nelle due stagioni teatrali 2002/3 e 2003/04 Paolo Rossi ha
portato al pubblico in una lunga tournée seguita da oltre
150.000 spettatori, la sua creazione ?Il Signor Rossi e la
Costituzione ? Adunata Popolare di Delirio Organizzato?, in cui
affronta i temi della coscienza civica e politica del paese con
energia ?comica?, appoggiandosi ai classici greci che parlano
della tirannia, o al testo stesso della Costituzione italiana.
Il viaggio teatrale di Rossi nella coscienza civile, politica e
sociale dell?Italia contemporanea è proseguito nella stagione
2004/05 allargando lo sguardo verso il mondo, verso le altre
culture e tradizioni. Da qui nasce ?Il Signor Rossi contro
l?Impero del male?, progetto multiculturale a cui contribuirà un
cast di artisti italiani e internazionali provenienti dalle più diverse
esperienze sceniche. Non a caso le musiche dello spettacolo
saranno affidate a Franco Battiato, attento sperimentatore dei
contatti tra le culture più lontane.