Viaggiando molto per l’italia ho avuto modo di apprezzare tanti dialetti, dal siciliano al padovano, dal casertano, al romano,al bolognese, etc etc. Mi divertivo molto a tradurre la mia lingua salentina con quella degli amici di altre città .
In memoria di quei ricordi promuovo questa iniziativa e spero di coinvolgere anche voi in questo scopo. Bisogna tradurre la frase in grassetto scritta sotto, nel dialetto del vostro paese e inserirla come commento. Se siete in provincia, scrivete il vostro paese e la provincia es: Gallipoli (LE) .
Vediamo in quante lingue italiane riusciamo a tradurla! Forza dai!!!
La frase da tradurre è questa:
Cliente: Ma che caffè è questo? E’ amarissimo!
Barista: E che diamine, ecco lo zucchero!
Palermo, al bar.
Cliente: “Ma che minchia di caffe e chistu? Amarissimo ie !”
Barista: “Mischino! Scusasse vossia, ce lo mittissi subito u zuccaro!”
Bari, al bar.
Cliente: “Mooo, e ‘ci e? C’sort’ d’cafe ie cuss? Amar’com’u’fiel’! Chidd’e’mmurt!”.
Barista: “Madonn’u’me’, ci’ue da me? E chiapp’ u’zucchr’! vafangul!”
Napoli, al bar.
Cliente: “Ue, Genna’, e cchess’e nu’cazz’e cafe! Senz’o zuccher’rint’! Amar’ comm’a mort’! Maronn’!”.
Barista: “Ne, Peppi’, e m’aggio sbagliat! Mittit’c o’zuccher’n copp’,ue, scusate, teng’che ‘ffa…” Continua a leggere→