Testo Come Uno Su Mille Articolo 31
Sono nato in un ospedale normale in una maniera comune nella vetrina ero uguale
alla miniatura di un clone la fotocopia della copia di un milione frutto di un amore
anonimo tra due anonime persone. Immagino il dottore che mi indica ai parenti e i
commenti complimenti tanto amorevoli quanto ipocriti perché ero uno come tanti cioè
nessuno in particolare a forza preso e messo a giocare a una partita a questo gioco
virtuale che ha nome vita dove sei originale o cover e non c'hai un altro gettone
quando appare game over, è finita devi esser 1 o uno qualsiasi degli altri 999 ti
mandano sul palco senza fare prove. A scuola c'era il bullo il bello il leader il primo
della classe il somaro il dramma delle prime sfide il vincitore prendeva tutto come la
sua carta e io mi accontentavo di starmene da parte in forse a vedere se c'avevo
qualche qualità che capivo già che uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in
gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille... C'è chi preferisce barare
o bleffare in salita attaccarsi al primo e farsi trascinare come il treno alla locomotiva
chi non affronta chi si arrende al secondo problema che incontra chi pretende di
mangiare solo se la pappa è pronta ma io ho visto mio padre invecchiare in uno
straordinario mia madre piangere davanti ad un resoconto bancario e questo è il
vocabolario che fu il mio sussidiario prima parola salario voce sbarcare il lunario
quando era un lusso fare il razionario avevo il patema dell'impiegato che deve
timbrare in orario nessuno mi ascoltava se parlavo quindi ho iniziato a stare zitto
quello che pensavo lo mettevo scritto pensieri frustrazioni speranze illusioni ho
ancora pieni i diari di risentimenti e sentimenti vari biografia di un destino poco chiaro
di gratifiche avaro di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro paninaro
relegato per anni al ruolo panchinaro un giorno sentii lo sparo partii di corsa
trasudando tipo lupo mannaro non so se per vendetta o per riscatto ma il fatto è che
qua sotto spacco o vengo rotto e dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi e
come uno su mille mantenne quello che dissi. Uno su mille ce la fa ma come è dura
la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille... Guardo dalla
finestra com'è cambiata la visuale le luci di Milano hanno sostituito il campanile una
compilation di clacson forma la suond brack con le sirene sostituendo le grida dei
bambini e le campane i pomeriggi sono le mie mattine scaldo un po' di pane
surgelato butto giù col nutellame incorporato la testa tiene bene oggi zero postumi
presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi so da dove vengo le storie a cui
appartengo che sto dicendo come lo sto facendo dove sto andando chi rappresento
e una cifra di gente ora mi sta ascoltando, io sono nessuno ma la storia mia può
essere d'esempio la mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa che dire
non è giusto a volte è una scusa e non c'entra chi ti dice cosa è una questione di
quanto hai palle di quanto larghe c'hai le spalle guarda dentro di te forse ti scoprirai
uno su mille. Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita
vita uno su mille ce la fa uno su mille...
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