Il Flamenco Della Doccia Testo

E' bello stare qui a guardarti e quasi decifrarti
in questi tuoi silenzi, in queste tue paure
perchݩ sono pure, perchݩ sono belle
com'ݨ bello, cara, stare insieme a te
E non devi giustificarti, non devi sforzarti
non c'ݨ alcun bisogno che tu sia diversa
non mi passa neanche per la testa
di assillarti con i miei perchݩ

Certo, forse inizialmente, ti sarݲ sembrato
un poco preoccupato, ma non era niente
e se ora non ti scoccia
credo che una doccia mi rilasserÝ 

Lo vedi sono giݠ piݹ calmo, sono piݹ sereno
non c'ݨ piݹ veleno in queste mie parole
sono queste mani che vanno da sole
forse un'altra doccia mi rilasserÝ 

Comunque riflettendo meglio non si puݲ negare
che la tua ݨ una vera ostinazione, un'incapacitݠ di dare
ti farebbe bene liberarti nell'intimitÝ 

Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
ma niente, che roccia!
sei solo una doccia per me

Credimi, non ݨ del mio piacere che mi curo
ti assicuro invece che sarai felice
quando insieme avremo frantumato il muro
te lo dice uno, cara, che lo sa

E poi adesso ݨ pure una questione di principio
perchݩ porco Giuda mi comincio a rompere
di questo attendere per i tuoi scrupoli
non puoi pretendere la santitÝ 

Quindi non per obbligarti, nݩ per ricattarti
ma se non vuoi farti monaca di Monza non lasciarmi senza
perchݩ questa ignobile astinenza
credo che mi ucciderÝ 

Insomma dammela, ti prego dammela
non puoi tenertela, non puoi negarmela
non ݨ la favola di Cenerentola
nemmeno al principe gli c'ݨ voluta
questa eternitÝ 

Non riesco neanche piݹ a parlare cuccu bare bare
Cuccu bare cuccu bare bare cuccu cuccu cuccu bare bare
Me la devi (cuccu) dare (cuccu) per pietÝ 

Il mare, la luna, la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni, mi sembra funzioni ben poco con te
il vino, la cena e in tasca un porta fortuna
ma niente, che doccia!