Testo Atene, Primo Pomeriggio Valentina Dorme
una delle ultime volte che ti ho spiata trotterellavi noncurante stringevi alcune delle mie lettere stropicciate ho riconosciuto la calligrafia infantile
poco più avanti un fastidioso cestino ocra a prima vista capiente aveva decorazioni adesive grasse danzatrici gialle
da anni appoggio le ginocchia a pochi centimetri dalla porta cerco di capire cosa succede al di là la bocca semiaperta e tutto con religiosa cautela
mi interessano i più banali movimenti serali quelli ormai abituali delle braccia che preparano la cena del ventre rigonfio danneggiato da solenni dosi d'alcol da bocconi di qualunque natura ingoiati a fatica e a notte alta per l'impossibilità regolare normale di dormire di riposare